San Gerardo 2018 Promo
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3 minuti.
Solo 3 minuti per capire perchè vale la pena amare il capoluogo.
26-30 Maggio 2018
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Solo 3 minuti per capire perchè vale la pena amare il capoluogo.
26-30 Maggio 2018
28 Maggio...
Prodotta da Antonio Deodati, i RENANERA sono una band di sette elementi in uno spettacolo musicale e teatrale di matrice popolare intitolato "TROPPO SUD" come il loro primo album. Sono stati rivisitati molti canti della tradizione popolare del Sud Italia in chiave world e composte canzoni in varie lingue dialettali del Sud.
Sonorità etniche e moderne miscelate, voci popolari che si rincorrono tra liriche contadine e ritmi serrati. Le storie, la cultura e l’anima del Sud in uno spettacolo che è un mix di gioia, sofferenza e voglia di stare insieme per ballare e cantare. Momenti di recitazione si alternano alla lirica popolare e all’energia, elemento che caratterizza l’intero spettacolo musicale.
Sono tre le tappe importanti che segnano la strada che Luca Bassanese deciderà di intraprendere nel suo percorso artistico: l’ascolto assiduo del Volume III di Fabrizio De André ancora in fase embrionale nella dimora materna, il contatto quotidiano con il padre armonicista e l’incontro con il compositore, autore e regista Stefano Florio con il quale inizia un sodalizio artistico ed umano che lo porterà a collaborare nella realizzazione dei suoi album e dei suoi spettacoli. Luca BAssanese è attore, scrittore, musicista e cantastorie… ma prima di tutto Essere Umano. Definito “Personaggio anomalo di questi tempi”, Luca Bassanese è un’artista molto attivo nel sociale, in sintonia con i movimenti ambientalisti e di impegno civile (già Vincitore “Premio Recanati – Musicultura” XV ed.), è considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena Folk Pop e Cantautorale Italiana. CORRIERE DELLA SERA-“L’orchestra da strada accentua l’atmosfera con Bassanese il “filosofo”, immediato e coinvolgente” (Andrea Laffranchi). BLOW UP -“Che talento, Bassanese, un innato senso per la melodia e l’attitudine a variare spavaldamente registro espressivo fino alla vertigine: certe cose non si imparano…” (Enrico Veronese). IL MUCCHIO – “Se oggi in Italia c’è qualcuno che può dare un senso alla nostra musica folk, questi si chiama Luca BAssanese. Nella sua semplicità è semplicemente geniale.”(Gianni Della Cioppa). Il 7 dicembre 2012, RAI UNO (guarda il video: link) all’interno della storica rubrica di approfondimento del TG1, Tv7, trasmette uno speciale sul tema della Costituzione e dell’impegno civile nell’arte e nella musica d’autore, nel quale è presente per la salvaguardia e la difesa dei beni comuni Luca Bassanese, oltre ad artisti, tra cui, Roberto Benigni, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Franco Battiato, Antonello Venditti, con un estratto dal video della canzone “Qui si fa l’Italia o si muore” prima traccia del suo quinto album “La Rivoluzione“, che vede la produzione di Stefano Florio per Buenaonda. L’8 gennaio del 2013 RAI NEWS 24 dedica un’intervista a Luca Bassanese a cura della telegiornalista Patrizia Morgani (guarda il video: link) nella quale l’artista esprime la sua posizione sul tema della nonviolenza parlando del suo ultimo album La Rivoluzione.
Il duo di ukulele e percussioni dei lucani Danilo Vignola e Gio Di Donna è un progetto giovane ed innovativo.
A due anni e mezzo dalla nascita del progetto, vantano oltre 200 concerti, tenuti principalmente nei più prestigiosi teatri , jazz club e music club di tutta la nazione.
Le mirabolanti imprese del duo lucano hanno riempito le cronache culturali della stampa Nazionale. Definito dalla critica un “prodotto unico nel suo genere come di pura creatività e di profonda innovazione culturale” che, affonda le sue radici nella tradizione lucana proiettandola nel futuro più inesplorato.
Il loro spettacolo si identifica come un viaggio coinvolgente nei ritmi e nelle sonorità mediterranee, in cui si dà libero sfogo all’arte dell’improvvisazione, rivisitando in chiave moderna melodie tradizionali (rumba, flamenco, taranta, sonorità arabeggianti) e intrecciandole a ricercatezze sperimentali, armonie psichedeliche, ritmiche heavy, all’insegna di uno scambio interculturale, in cui, strumenti d’oltreoceano come l’ormai celebre ukulele Hawaiano ed il Cajòn peruviano (percussione) o di strumenti moderni come l’Hang svizzero (percussione), si incontrano con la tradizione e la sperimentazione.
Danilo Vignola è stato decretato nel 2010 dalla Eleuke, la piu grande azienda costruttrice di ukulele, come miglior ukulelista elettrico al mondo, per poi essere riconosciuto dai vari musicisti come il piu grande sperimentatore, portando l’ukulele ad essere considerato uno strumento a tutti gli effetti e non piu come un comune giocattolo.
La band è stata fondata nel 1989 dal cantante Federico Zampaglione, che rappresenta essenzialmente l'anima di una band che non ha mai avuto una composizione fissa.
Durante gli anni novanta pubblicano quattro album, nell'ordine: Tiromancyno (
La band è stata fondata nel 1989 dal cantante Federico Zampaglione, che rappresenta essenzialmente l'anima di una band che non ha mai avuto una composizione fissa.
Durante gli anni novanta pubblicano quattro album, nell'ordine: Tiromancyno (
La band è stata fondata nel 1989 dal cantante Federico Zampaglione, che rappresenta essenzialmente l'anima di una band che non ha mai avuto una composizione fissa.
Durante gli anni novanta pubblicano quattro album, nell'ordine: Tiromancyno (
L´Officina ZOÈ nasce nei primi anni novanta da una feconda idea di Lamberto Probo, Donatello Pisanello e Cinzia Marzo e diviene subito forza motrice ed autentico fermento del movimento di riscoperta della Pizzica-Pizzica, la più antica e travolgente forma di ritmo e danza popolare del Salento. Oggi ne rappresenta uno dei volti più noti, anche a seguito del successo e dei riconoscimenti ottenuti dai film del regista salentino Edoardo Winspeare, “Sangue Vivo” e “Il Miracolo”, a cui il gruppo ha prestato alcuni suoi componenti in veste sia di attori che di autori delle colonne sonore originali , ricevendo, per quella di “Sangue Vivo”, il prestigioso premio della Grolla d´Oro al Festival di Saint Vincent nonchè la nomination al Nastro d´Argento.
L´aspetto più interessante del lavoro dei suoi artisti è, oltre alla riproposizione, il rinnovamento del repertorio della Pizzica, attraverso composizioni originali che rispettano lo spirito e a volte anche la lettera della tradizione, tanto che essi sono considerati, a buon diritto, “portatori sani” di una cultura antica ma ancora viva e in costante trasformazione.
L´Officina ZOÈ vanta oggi la partecipazione ai più importanti appuntamenti nazionali ed internazionali di musica, quali il Womex a Berlino, il Festival di Villa Ada a Roma, il Premio Tenco a Sanremo, il Womad di Peter Gabriel a Palermo, il Festival “I suoni delle Dolomiti” in Trentino, la rassegna “Voix de femmes” a Bruxelles.
Grazie all'Officina ZOÈ, la Pizzica è approdata in tutte le capitali europee e anche oltre le frontiere dell'Unione, sbarcando negli Stati Uniti (Los Angeles, 1998) e perfino in Corea (tournee 2006 a Seul e dintorni) e in Giappone dove ha tenuto concerti a Tokyo, Nagoya e Kyoto.
L'Officina ZOÈ, inoltre, ha collezionato numerose collaborazioni artistiche in campo teatrale (con Pamela Villoresi, Teatro Argot, Domenico Carli), cinematografico (con Edoardo Winspeare, Pippo Mezzapesa) e musicale. Annovera straordinarie esperienze con Ominostanco (manipolatore di suoni), Don Moye (celebre esponente dell´afrojazz e virtuoso batterista degli Art Ensemble of Chicago) e Baba Sissoko (polistrumentista di fama internazionale, oltre che rappresentante di punta della musica del Mali), con cui attualmente è in corso la realizzazione di una tournee.
Intorno all'Officina ZOÈ, il cui nucleo storico e creativo è tuttora costituito da Lamberto Probo, Donatello Pisanello e Cinzia Marzo, si sono avvicendati, nel corso degli anni, decine di musicisti salentini, che hanno fatto tesoro dell'esperienza del gruppo, assimilandone lo stile inconfondibile e declinandolo poi in modo personale come solisti o in nuove formazioni. Le produzioni discografiche dell'Officina ZOÈ, peraltro, sono state punto di riferimento per numerosi altri artisti, che ne hanno tratto ispirazione per la riproposizione dei classici della tradizione popolare salentina.